RiceUp | RIFLESSIONI DI UN RISICOLTORE

24/07/2017
RIFLESSIONI DI UN RISICOLTORE

RIFLESSIONI DI UN RISICOLTORE
Ho ricavato i dati trascritti dal sito Enterisi relativi alle semine 2016 che hanno determinato la situazione attuale di mercato. In merito vorrei condividere alcune riflessioni: La superficie totale non è stata così elevata come si credeva, tuttavia è stata la suddivisione tra Indica solo 15% e Japonica 85%  che ha provocato eccesso produttivo. Premesso che non ho nulla contro il Clearfield ( quest'anno coltivo 200 p.m. di Cl 26) le mie riserve riguardano le varietà Cl Japonica che come vedete rappresentano il 26% del totale. Capisco che Basf e i sementieri per incrementare il loro fatturato abbiano proposto, dopo le prime varietà lunghi B, varietà tonde e lunghi A con l'approvazione di Enterisi e di larga parte dei risicoltori, fatto dimostrato dalla rapida diffusione di tali varietà. Ora vi chiedo: Non credete come me che la costituzione e la diffusione di tali varietà Cl Japonica siano state scelte sbagliate per l'equilibrio del mercato? La perdita di valore e di immagine di varietà storiche come il Roma sommerso da una marea di Barone non ci deve far riflettere? Sempre premettendo che non sono nemico delle varietà similari al Carnaroli e all'Arborio, che peraltro è da anni quasi tutto Volano, ritengo che contrariamente alle attese di molti nostri colleghi la registrazione di varietà Cl simil Carnaroli e simil Arborio/Volano non sarebbe un'opportunità mal al contrario una vera sciagura. Credo che in previsione della nuova tecnologia che Basf proporrà a breve sia necessario aprire un dibattito fra noi risicoltori ed Enterisi. Personalmente ritengo che, come si sarebbe dovuto fare per il Clear Field e se così fosse stato nella scorsa campagna la superficie ad Indica sarebbe stata molto più rilevante, la nuova tecnologia vada confinata solo sui lunghi B,. Come ho già detto in precedenza non ho nulla contro la diffusione di nuove varietà che possano affiancare e forse nel tempo sostituire quelle esistenti. La riscoperta delle così dette varietà antiche che tanto vanno di moda nei salotti radical chic e nelle superficiali trasmissioni televisive sono da ritenersi solamente esercizi di pura demagogia. Diverso il discorso sui Cl, ben vengano queste nuove tecnologie che aiutano la lotta al crodo e alle erbe resistenti permettendo a chi è costretto o semplicemente convinto di continuare a fare nella propria azienda monocoltura a riso; proprio per questo limiterei tali tecnologie solo ad alcune varietà meglio se Indica che possono avere grandi performance a livello produttivo, di sanità e qualità. Concludo dicendo che di un Volano, Carnaroli, Nano o che dir si voglia Clear Field è meglio non disporne diffidando della capacità di autoregolazione dei risicoltori. Va bene aspirare ad avere la botte piena ma pretendere di avere pure la moglie ubriaca puó essere molto pericoloso!  

Un risicoltore